Una delle mie prime mete del mio itinerario a Creta è stato il Palazzo di Cnosso. Esplorando questo incredibile edificio, non solo avrete la possibilità di ammirare affreschi e scoprire leggende, ma anche di immergervi nelle altre bellezze di Creta. Attraverso questa guida, vi condurrò in un viaggio nella storia e migliori consigli per visitarla al meglio.
Biglietti per Palazzo di Cnosso
Innanzitutto consiglio di comprare i biglietti online ben prima dell'arrivo a Creta, questo perchè solitamente le file sono molto lunghe e lente e per una manciata di euro in più avete anche la possibilità di godere del salta-fila e quindi arrivare quando volete e restare in visita il tempo che desiderate.
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Parcheggi e durata della visita
Il parcheggio è gratuito proprio accanto alla struttura ma puoi raggiungere il sito archeologico anche tramite le navette che trovi in città a Heraklion.
La durata del sito è di circa 2 ore, ma consiglio di portare con se scarpe comode e acqua in quanto ci sono pochi punti di ristoro o copertura. Al seguito trovi alcuni scatti della mia visita e un po di storia attorno a questo importante palazzo minoico.
La Storia del Palazzo di Cnosso
Il Palazzo di Cnosso si erge sulle alture di Kefala, a circa 5 chilometri dalla capitale di Creta, Iraklio. Gli antichi greci scelsero questa posizione per la vicinanza al monte Ida, considerato sacro. Il palazzo rappresenta il più grande dei palazzi minoici, fungendo non solo da centro religioso, ma anche da motore amministrativo, politico ed economico dell’isola.
Costruzione e Distruzione
Costruito sulle rovine di un edificio del 2000 a.C., il palazzo fu probabilmente distrutto da un terremoto nel 1628 a.C., causato da una terribile eruzione vulcanica sull’isola di Santorini. Copriva un'area di oltre 20 mila metri quadrati, ospitando gli alloggi del re e della regina, funzionari amministrativi, sale per ricevimenti e culto.
Architettura e Funzioni
Il complesso contava circa 1300 stanze distribuite su 5 piani, con un grande cortile centrale utilizzato per le esibizioni dei ginnasti. I bagni della regina, dotati di acqua calda e canalizzazioni sotterranee, sono particolarmente famosi. Durante la visita, è possibile ammirare le maestose scalinate e la sala del trono.
La Creta Minoica
La Civiltà Minoica
Il termine “Creta Minoica” fu coniato dall’archeologo britannico Sir Arthur Evans per identificare la Creta dell’Età del Bronzo. Evans studiò gli stili delle decorazioni e classificò la civiltà, battezzandola “minoica” in onore del leggendario re Minosse. L'antica città di Cnosso, capitale del regno, poteva ospitare oltre 100 mila persone, fungendo da centro commerciale e religioso dell’isola.
Gli Scavi Archeologici
Sir Arthur Evans e Milos Kalokairinos
All’ingresso del palazzo, un busto di bronzo raffigura Sir Arthur Evans, cui è attribuito il ritrovamento del Palazzo di Cnosso. Evans iniziò gli scavi nel 1900, proseguendoli fino agli anni '30. Nonostante le critiche per i metodi di restauro, il suo lavoro fu fondamentale. Tuttavia, il vero scopritore del palazzo fu Milos Kalokairinos, un antiquario greco che nel 1878 scoprì due magazzini della costruzione.
Gli Affreschi di Cnosso
Stile e Tematiche
A Cnosso, gli affreschi erano una pratica comune, dipinti con la visione di profilo sviluppata dall’arte egiziana, testimoniando i rapporti commerciali tra le due civiltà. Al Museo Archeologico di Candia sono conservati affreschi raffiguranti giochi con tori e processioni. I muri venivano ricoperti di intonaco e decorati con soggetti marini e motivi geometrici, utilizzati per abbellire i luoghi con un fine estetico.
Il Mito del Labirinto
La Leggenda del Minotauro
La complessa struttura del palazzo di Cnosso è stata associata al mito greco del labirinto. Si narra che il re Minosse, dopo aver ricevuto un toro bianco da Poseidone, decise di tenerlo anziché sacrificarlo. Poseidone, infuriato, fece innamorare del toro Pasifae, moglie di Minosse, dando vita al Minotauro. Minosse commissionò a Dedalo la costruzione di un labirinto per imprigionare la creatura.
Il Museo Archeologico di Iraklio
Collezione e Importanza
Il Museo Archeologico di Iraklio ospita oltre 15 mila reperti dal periodo neolitico a quello greco-romano, coprendo oltre 5 mila anni di storia. La collezione, frutto di numerosi scavi, comprende ceramiche, armi, utensili, gioielli d’oro, affreschi e vasi per libagioni. Il museo si compone di 22 sale, organizzate cronologicamente.